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Sinistro stradale e riparazione del danno: cosa fare se l’automobile vale poco?

In presenza di un sinistro stradale i proprietari delle autovetture coinvolte, qualora abbiano subito ingenti danni, si trovano di fronte al rifiuto della compagnia assicurativa di risarcire il danno nella sua totalità. Nel caso in cui l’autovettura abbia un valore di mercato inferiore alla spesa di riparazione, è prassi che il risarcimento accordato sia pari al valore dell’auto al momento del sinistro.

Tale principio si fonda sul presupposto che il risarcimento del danno ex art. 2043 c.c.

Ha la funzione di porre il patrimonio del danneggiato nello stesso stato in cui si sarebbe trovato senza l’evento lesivo e, quindi, trova presupposto e limite nell’effettiva perdita subita da quel patrimonio in conseguenza del fatto stesso, indipendentemente dagli esborsi materialmente effettuati. Cass. civ., sez. III, 27 gennaio 2010, n. 1688.

La giurisprudenza, in tema di risarcimento antieconomico dell’autovettura coinvolta in un sinistro stradale, non è stata univoca. Alcune pronunce accordano un risarcimento corrispondente al danno patrimoniale subito, anche qualora sia superiore al valore di mercato del mezzo.


La sentenza del 22/03/2017 del Giudice di Pace di Vibo Valentia

Tale pronuncia si discosta dal principio di antieconomicità della riparazione, abbracciando una nozione di patrimonio “che tenga in considerazione non solo come un insieme di beni, ma soprattutto di valori e utilità” con la conseguente impossibilità di stima del danno in relazione al solo saldo negativo nello stato patrimoniale.

Il Giudice di Pace di Vibo Valentia ha infatti appoggiato la tesi del valore “soggettivo” del bene, che tenga conto del rapporto tra il bene medesimo e la sua utilizzazione economica da parte del proprietario, arrivano a specificare che:

Non si può negare al danneggiato da un sinistro stradale il diritto a riavere il proprio veicolo perfettamente riparato e nuovamente funzionante, quando questo, per la sua particolare funzione e il suo ottimo stato di manutenzione, difficilmente possa essere sostituito da un altro veicolo parimenti usato e reperibile sul mercato. Giudice di Pace di Vibo Valentia del 22/03/2017

In conclusione, non è esclusa la riparazione del danno anche qualora il ripristino della situazione precedente risulti maggiormente oneroso rispetto al valore economico del mezzo.

Il consiglio in questi casi è di rivolgersi al proprio legale di fiducia, che possa valutare la situazione concreta e indirizzarvi verso la soluzione migliore.


Articolo redatto con la collaborazione della Dott.ssa Chiara Servidio

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