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Immagine del redattoreStudio Mariani Borsani

Si possono revocare le donazioni tra moglie e marito?

Nel corso di una separazione è frequente che uno dei coniugi pretenda la restituzione di donazioni fatte all'altro. Dopotutto, si pensa, sarebbe logico che alla fine di una relazione, anche le donazioni ricevute debbano essere restituite, proprio perchè tra marito e moglie non esiste più motivo di mantenerle.

Non la pensa però proprio così la Legge, che precisa che le donazioni possano essere revocate solo in casi specifici e limitati.



Purtroppo la "semplice" separazione o il "semplice" divorzio non rientrano tra tali casi specifici.

A volte però accade che le cause della separazione siano così eclatanti ed ingiuriose che sussiste anche buon motivo per revocare le donazioni fatte al coniuge: é il caso che ha affrontato la Cassazione, in cui la moglie pretendeva in sede di separazione la restituzione delle donazioni fatte al marito, dopo che costui aveva causato la stessa separazione tradendo la moglie.. con la cognata!

Ad Avviso dei Giudici infatti se il marito tradisce la consorte con la cognata (cioè la moglie del fratello di lei), e se questa relazione adulterina mette in crisi non solo la coppia ma anche le famiglie coinvolte e, infine, l'azienda di famiglia, allora va accolta la richiesta da lei avanzata e mirata ad ottenere la revoca delle donazioni indirette – mobiliari ed immobiliari – effettuate in favore del coniuge.

Nello specifico, la gravità conseguiva al fatto che la relazione extraconiugale era stata intrattenuta con la moglie del fratello della donante (in un contesto che andava a "minare, oltre alla stabilità del rapporto coniugale anche quella familiare", essendo evidente come "le conseguenze della scoperta del tradimento abbiano avuto ripercussioni estese a tutto il tessuto familiare della donna, non limitandosi al mero ambito matrimoniale") e alla circostanza che l'adulterio si era sviluppato all'interno dell'azienda di famiglia, cosicché "la scoperta del tradimento è inevitabilmente divenuta nota anche tra gli altri dipendenti e colleghi, riverberando l'infedeltà dell'appellante nell'ambito lavorativo, con evidente e innegabile ulteriore pregiudizio per la dignità della moglie".

Insomma, dunque, a volte è meglio pensarci bene prima di tradire il coniuge!

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Per info: info@studiomarianiborsani.it



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